Maggio 2005

Di Enrico, 2 Maggio 2005

THE EVENS
Dico solo che questo duo prevede alla chitarra baritono e alla voce Ian MacKaye direttamente dai Fugazi, mentre l’altra metà è composta da Amy Farina, sorella di Geoff (cantante dei Karate), alla batteria e alla voce. Armonie delicate raccontano il proprio disagio politico, che questa volta non è urlato ma funziona allo stesso modo. Il disco va giù come un bicchiere d’acqua fresca nel deserto, la registrazione è semplice ma efficace. Bravi.

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“Milano Poster Explosion”
“Milano Poster Explosion” indaga i territori nei quali la grafica ha sostenuto e arricchito i passati e recenti movimenti per la pace, attraverso la mostra “Yo! What happened to peace”, a cura di Winston John Carr. La mostra comprende più di 100 poster per la pace e contro tutte le guerre, realizzati da alcuni dei migliori poster artists mondiali: Winston Smith, Peter Kuper, Shepard Farey, Doze, Emek, Futura 2000 e molti altri.

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Nella rete su:
33graphic
leoncavallo
artofmodernrock

BIMBI AL MICROFONO
È sempre emozionante sentire le voci dei bambini che cantano le canzoni degli adulti. Gli esempi sono numerosi: dai Clash ai Joan of Arc passando attraverso i Pink Floyd. Davide mi ha spedito questo MP3 che fa sorridere ed emozionare:
MP3 – Il principe in bicicletta

I MELT
I Melt di Vicenza stanno per pubblicare il loro nuovo album che porta il titolo “L’Intonarumori”. Le tredici canzoni sono molto belle e non si può che schiacciare play ogni volta che il cd finisce, l’ascolto in loop sembra non stancare mai. Basso/chitarra/batteria accompagnano un cantato ispirato e molto carico. C’è qualcosa degli anni sessanta nell’impianto punk, non mancano i pezzi lenti. La stampa inglese parlerebbe già di next big thing!

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MP3
Sul sito del negozio di dischi on-line Insound c’è una sezione di MP3 scaricabili molto interessante… Per spulciarli CLICCA QUI!

SUR-REALISMO

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Francisco Mata Rosas (Mexican, b.1958)
La muerte del SIDA
Gelatin-Silver Print
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Portfolio dell’artista.

Save CBGB!
Solitamente queste catene non mi piacciono, ma in questo caso si tratta di storia della musica e ritengo necessario l’aiuto di tutti gli appassionati. Hilly Kristal, il proprietario del CBGB di New York (locale che ha visto nascere Ramones, Television, Patti Smith e chi più ne ha più ne metta), ha gravi problemi economici legati all’affitto e dice di vedersi costretto ad abbandonare l’attività. Cliccando sulla foto potrete firmare una petizione di solidarietà ed eventualmente aiutare Hilly con un euro.

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Diario sonoro

Di Enrico, 4 Aprile 2005

La sera del 12 aprile Davide Toffolo e Due allegri ragazzi morti con l’aiuto del Señor Tonto hanno sperimentato un nuovo tipo di spettacolo dal titolo Diario sonoro. Nella splendida cornice del Teatro delle Maddalene a Padova, Toffolo ha raccontato per filo e per segno tutte le vicende e le ispirazioni che l’hanno accompagnato durante la scrittura e realizzazione del suo ultimo libro a fumetti Intervista a Pasolini, recentemente pubblicato in Francia da Casterman con titolo Pasolini – Une Rencontre.
Alcuni scatoloni sono diventati il totem di Pasolini che Toffolo cercava ostinatamente di comporre e ricomporre mentre il Señor Tonto interveniva rovinando il lavoro fin lì realizzato, come se le ricerche sulla vita del poeta fossero più difficili del previsto.

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Le canzoni che hanno intramezzato il racconto del viaggio di Davide alla ricerca del mitomane Sig. Pasolini erano eseguite in versione semi-acustica, come per cercare un trait d’union tra immaginari sociali ed esistenziali all’interno di diverse poetiche. L’angelica voce del vero Pasolini ha più di una volta riempito lo spazio del teatro, mentre alcune immagini animate proiettate su una camicia azzurra hanno attirato tutti gli occhi dei presenti.

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Aprile 2005

Di Enrico, 4 Aprile 2005

Oliv(i)er.
Questo il nome dell’ultimo progetto targato Knifeville.
Nato da una fertile collaborazione tra la band maniaghese Oliver e il fotografo Olivier Cimenti, Oliv(i)er è un appuntamento unico nel suo genere, un luogo dove fotografia e musica si fondono in totale sintonia. In occasione dell’uscita di “Little human detail”, ultimo lavoro degli Oliver, l’Associazione Culturale Knifeville organizza un concerto di presentazione della band il giorno sabato 30 aprile a partire dalle ore 16.00 presso l’Ex Filanda di Maniago.
A cornice dell’evento, l’inaugurazione della mostra di 30 scatti in bianco e nero a opera del giovane fotografo Olivier Cimenti. La mostra è compost da 30 istantanee tanto vicine al reportage d’autore à la Cartier-Bresson quanto al linguaggio neorealista del Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia; 30 scatti di un percorso che, partendo da Arba, ha toccato quattro continenti.

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“Gli obiettivi di Knifeville – rivela Lorenzo Pilia, ideatore del progetto – si fanno ambiziosi. Oliv(i)er tenta di coniugare e rileggere due linguaggi che tanto hanno dato alla nostra terra. Musica e fotografia insieme, fino a sfumarne i contorni”.
La confezione dell’album degli Oliver, infatti, conterrà tutte le foto esposte, diventando così sia catalogo della mostra che disco della band: Oliv(i)er, appunto.
Le fotografie di Cimenti sono state stampate da Giuliano Borghesan, fotografo spilimberghese apprezzato in tutto il mondo e uno dei fondatori, negli anni ’50, del Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia. Dopo l’inaugurazione di sabato 30 aprile, la mostra Oliv(i)er rimarrà all’ Ex Filanda di Maniago fino al 29 maggio, e sarà possibile visitarla ogni sabato e domenica dalle ore 10:00 alle ore 19:00. L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Maniago.

ANTONY & THE JOHNSONS
Okay, forse non è proprio un disco primaverile… ma poco importa. Già perché l’Antony se ne esce con una raccolta di canzoni da brividi sulla schiena. Ri-scoperto da Lou Reed (Antony aveva già pubblicato un disco nel 2000), questa sorta di drag-queen residente a New York canta come un usignolo. Forse per questo il suo disco si chiama I Am a Bird Now. Oltre al già citato Lou Reed compaiono tra gli ospiti Devendra Banhart, Boy George, Rufus Wainwright. Direi che è pop/lirico un po’ barocco, cosa che non dovrebbe spaventarvi perché si lascia fruire. Però magari ascoltatelo un po’ prima di comprarlo, non vorrei ricevere reclami o insulti!

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LOW
Ogni nuovo disco dei Low è il più bel disco dei Low. Anche questa volta lo si può dire, forse The Great Destroyer è il loro lavoro più facile, il più pop, più catchy. Tredici canzoni, tante emozioni. Suoneranno il 20 aprile a Milano e chi può vada a vederli.

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BLOC PARTY
Sono giovani, freschi, divertenti… insomma pompano di brutto, il disco è bello e molto piacevole da ascoltare mentre si guida col finestrino giù o mentre ci si prepara un cocktail in giardino, scuotendo la testa a tempo. Da XTC, Cure e Gang of Four a Futureheads, Franz Ferdinand e Bloc Party.

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Altre immagini mascherate

Di Enrico, 4 Aprile 2005

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La Tempesta diventa
un marchio per fumetti

Di Enrico, 21 Febbraio 2005

Sabato 5 marzo alle ore 18:00 Davide Toffolo ha presentato il libro Anatomia di un’adolescenza presso la Biblioteca Civica di Montereale Valcellina (PN). Il libro, che raccoglie le strisce di Ugo e Cristina pubblicate fra il 1994 e il 2004 in diversi quotidiani e settimanali, è il primo libro edito da Vivacomix assiema a la Tempesta Fumetti.

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La testa, la maschera, il mimetismo

Di Enrico, 17 Febbraio 2005

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Premio Amnesty Italia 2005

Di Enrico, 11 Febbraio 2005

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Questo è il mondo è tra le dieci canzoni in gara per il PAI, il prestigioso premio indetto nel 2003 dalla Sezione Italiana di Amnesty International e Voci per la Libertà con lo scopo di coinvolgere artisti già affermati a livello nazionale che abbiano pubblicato una canzone il cui testo possa contribuire alla diffusione e alla sensibilizzazione del tema della difesa dei diritti umani. Le dieci canzoni in gara verranno esaminate nei prossimi giorni da una giuria di addetti ai lavori. Il premio alla canzone vincitrice verrà dato all’autore del pezzo in occasione del festival “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” che si terrà a Villadose (RO) dal 21 al 25 luglio 2005.

Febbraio/Marzo 2005

Di Enrico, 2 Febbraio 2005

Jennifer Gentle non è una ragazza ma sono due ragazzi di Padova innamorati di Syd Barrett almeno quanto lo sono io. Dopo aver registrato il disco da soli, con un microfono e un registratore ad otto piste in una casa, sono stati pubblicati dalla Sub Pop, etichetta che non ha bisogno di troppe presentazioni. Il disco è intenso, profondo. A tratti sembra musica medievale ma la caratterizzazione è prettamente psichedelica.

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In questo momento stanno girando gli States con un gruppo che si chiama Dead Meadow, anche loro con un album nuovo nei negozi su Matador Records dal titolo Feathers. Qui si viaggia nella psichedelia più profonda e polverosa, suoni rubati ai primi settanta ma con un’attitudine fresca e capace di far viaggiare il pensiero al di là della realtà.

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Tra psichedelia e rock alternativo il passo alle volte è breve. Un buon esempio è quello di Secret Machines, che riescono in modo elegante e raffinato a comporre dolci melodie e ballate elettriche che ricordano certi Flaming Lips senza follia.

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Visti dal vivo all’Irving Plaza erano supportati da uno stupefacente trio dal nome Autolux, che ha letteralmente stupito per la capacità di controllo del suono e per un concerto molto intrigante, grazie anche alla fenomenale batterista/cantante Carla Azar.

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Un altro gruppo da tenere d’occhio sono i Death From Above 1979. In due, basso e batteria, riescono a far muovere l’audience e a farlo divertire alla grande. Ricordano per qualche aspetto i nostrani GI Joe… Canadesi, anche su disco se la cavano più che bene!

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TARM TABS
Che bel lavoro ha fatto l’amico Gasta! Tutti i tabulati delle canzoni dei Ragazzi Morti in un solo sito, eccovi il link. Ora non avete più scuse, anche voi potete suonarle e cantarle!

SUNDAYS IN SPRING
C’è un’etichetta discografica belga che funziona solo in rete, nel senso che non stampa e non distribuisce i dischi, li mette on-line in scaricaggio gratuito. Vista l’ondata di maltempo vi consiglio di ascoltare un po’ di queste canzoni, malinconiche e indicate per quando fuori nevica…

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THE GREAT COMPLOTTO
Pordenone è una città piccola in cui succede poco o nulla. Eppure sul finire degli anni ’70 è stata teatro di una fervida scena musicale conosciuta come Il grande complotto. Da poco tempo esiste un sito, accuratissimo e completo, in cui si possono cercare tutte le informazioni che riguardano quel periodo storico, basta cliccare qui.

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ADAM GREEN
Adam Green suonava con i Moldy Peaches. Poi ha intrapreso una carriera solista che gli sta portando, un po’ alla volta, successo e fama. È un personaggio trasversale che riesce a piacere a persone con gusti diversi grazie al moderno rock cantautorale ricco di cambi di andatura e ai testi sempre ironici e pungenti. La copertina è tutta barluccicosa, il disco è pubblicato dalla storica Rough Trade.

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BRIGHT EYES
Bright Eyes è un gruppo di musicisti che gravita attorno alla figura di Conor Oberst, giovanissimo artista del Nebraska. Mente e volto del progetto, a soli 24 anni ha già molti dischi alle spalle ed innumerevoli estimatori sparsi per il mondo. A gennaio ha pubblicato tramite Saddle Creek due album, uno acustico dal titolo I’m Wide Awake, It’s Morning e uno con inserti elettronici che si chiama Digital Ash in a Digital Urn. Riesce ad essere prolifico e profondo, i suoi live sono carichi d’energia (chi può vada a vederlo il 6 marzo a Milano), ha una quantità di teenagers innamorate di lui che neanche un calciatore di serie A. Tra i due titoli preferisco l’acustico, ricorda un Bob Dylan d’annata ma aggiornato al 2005. L’elettrico cerca di eguagliare il Give Up di The Postal Service senza riuscirci in modo convincente anche se con l’aiuto di Mr. Tamborello in persona. Potete ascoltare quattro pezzi cliccando qui.

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EX-OTAGO
Gli Ex-Otago sono di Genova e fanno casio-core. Li ho visti dal vivo domenica 30 gennaio al Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova. Sono molto simpatici e fanno ridere, pensare e ballare. Lo spettacolo è fresco e credo che se ci fossero più gruppi del genere ci sarebbe più gente ai concerti e ci sarebbero più persone felici: tastierine suonate con la lingua, chupa-chups lanciati a manate nel pubblico, danze improvvise e scatenate, melodie fragili e memorabili. Prendete il loro disco The Chesnuts Time e andate a vederli dal vivo perché meritano tutto il vostro amore!

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UOCHI TOKI
Il mio discarolo di fiducia m’ha consigliato questo CD degli italianissimi Uochi Toki. L’ha messo su per spingermi all’acquisto, ha alzato il volume e io ci sono cascato: in un batter d’occhi l’ho comprato. Avevo già sentito parlare di questo progetto ma non pensavo fossero così bravi, divertenti ed intelligenti. Come vedete qui sotto il CD si presenta nudo, solo un adesivo con poche scritte sulla jewel box trasparente, nessuna serigrafia sul CD. In compenso ci sono ben 81 tracce audio! Molte sono brevi suoni o ritmi, ma è indubbiamente la narrazione rappata a farla da padrona. Immaginate un incrocio tra CCCP e Bugo, un anti hip-hop bislacco, un amico incazzato che spara a zero sui luoghi comuni sopra una base musicale secca, màschia e piena di buche… Bello e divertente.

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Ieri, 4 gennaio 2005 ho avuto il primo incontro con Andrea Caccia. E’ venuto a mangiare a casa mia, a Milano. Ho fatto da mangiare come avrei fatto per me. Pasta con il ragù e un hamburger, una svizzera, per intenderci. Fatta in padella, senza condimenti.
Abbiamo parlato delle sue e delle mie cose. Lui ha parlato della delusione maturata in alcuni lavori con una multinazionale del disco e io della gioia di essere indipendenti.
Gli ho mostrato il nostro nuovo dvd. (non mi manca niente, non ho niente).
Raccoglie i nostri video dal 1997 ad oggi. Ci sono tante animazioni, una storia di quasi dieci anni che racconta il nostro rapporto con la tv e la costruzione del nostro immaginario. Una raccolta ricca, che si presenta come un videogioco. In un circo di pupazzi, scopri i video e le altre cose nascosti dentro ad oggetti sparsi nel pavimento.
I pupazzi sono bellissimi e riproducono le nostre tre icone. Li ha fatti Andrea Toselli, un artista di Trieste, visionario e innamorato del suo mondo che, in questo lavoro coincide con il nostro.
Io ho parlato con Andrea Caccia della difficoltà di catturare il senso del ‘live’. Almeno del nostro live. Così sporco musicalmente e così carico di emozioni.
Ho cercato Andrea, che è un regista video, perché ho in testa una nuova cosa. Mi piacerebbe produrre uno spettacolo, un concerto, registrare. Ma mi piacerebbe anche raccontare il processo creativo che sta dietro a questa nuova esperienza. Mi piacerebbe fare un lavoro, documentario, si, diciamo documentario su questa fase della vita di TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI.
Nei suoi occhi intravedo una lucetta. Mi racconta che proprio questo tipo di cose sono quelle che lo stimolano di più. La ricostruzione di una storia attraverso materiale documentario. Mi parla di un progetto che ha già realizzato.
Si intitola “18 days around Arrington De Dionyso Quartet”.
Un film sull’ incontro fa quattro musicisti per la realizzazione di un disco ed alcuni concerti in giro per l’ Italia.

Il lavoro assomiglia a quello che ho in testa. Il concerto sarà il modo per muoversi nella nostra storia attraverso la scelta delle canzoni del repertorio e lo stimolo per scriverne di nuove. Sarà il modo per raccontare il nostro rapporto con l’ immagine, con la maschera, e perché no anche con lo spazio.
Se la provincia ha prodotto nel nostro immaginario uno spazio assolutamente reinventato, astratto e metafisico, questa nuova avventura ci porterebbe a confronto con una città vera. Vorrei fosse Milano.
L’interesse cresce quando gli parlo del fatto che mi piacerebbe andare avanti sul concetto della maschera. Ho la camera ricoperta di maschere fatte con i sacchetti del pane.

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Avevo avuto questa intuizione ed è bastata al Señor Tonto per darmi coordinate precise rispetto alla nascita della mia visione.
E così, nella mia casetta di Milano è arrivato, qualche giorno dopo un libro direttamente dall’America. L’ha comperato per me proprio il Señor Tonto.
Si intitola MASQUERADE. E’ un libro fotografico, che racconta il lavoro di un grande disegnatore del secolo passato, SAUL STEIBERG che, attorno agli anni ’50, quando si spostò ad abitare dall’Italia a New York, (lui che veniva dalla Romania ma che era, come dice il suo cognome, ebreo) ha fatto un lavoro proprio su questa idea delle maschere disegnate sui sacchetti di pane.

Qualcosa si è acceso. Andrea è pronto per il nuovo viaggio. Questi i presupposti sui quali muoveremo il nuovo viaggio di TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI.
Il sottomarino nero è di nuovo in viaggio.

Voglio

Di Enrico, 27 Gennaio 2005

Esce in questi giorni un nuovissimo video di Tre Allegri Ragazzi Morti, il terzo estratto dall’ultimo album del gruppo il Sogno del gorilla bianco. Cliccando sull’immagine otterrete trenta secondi di anteprima.

Potrete vedere il video girato da Marco Pavone nella versione completa solo sui canali televisivi italiani: All Music, Mtv e Rock tv. Se non lo mandano scrivete loro email ed sms di richiesta!