BEAT(o)
quante cose posso fare in un giorno solo
forzare la mia ispirazione in cambio di denaro
andare a centottanta all’ora cavalcare il mio futuro
lavorare pedalare camminare
ma quello che mi piace è star disteso sulla terra
e sincronizzare il fiato con il battito che ha
esplorare senza luce le stanze del cervello
e annusare l’aria per capire se domani pioverà
sar? aperto e disponibile
sottomesso ad ogni cosa
come un santo del passato
per un futuro beat
quanti sbagli posso fare in un giorno solo
allontanare il freddo stringendoti di più
stare in orbita costante sopra quello che vorrei
lavorare pedalare camminare
ma quello che mi piace è starmene da solo
non per questo non mi piaci
ma a me piace cos?
e qualche volta scrivere
per far capire al mondo la visione che ne ho
sarà aperto e disponibile sottomesso ad ogni cosa come un santo del passato per un futuro beat
Questo e’ il brano che chiude il disco.
l’ho scritto quando ero a Miami ma in realta’ racconta di Luca. Poche parole oltre a quelle gia scritte. Un’ indicazione: centra con ‘scrivere bop’ del sommo beat, come gia ho scritto, ma anche molto con noi, TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI.
E’ colpa nostra se abbiamo immaginato il gruppo come un viaggio esistenziale e non come un prodotto?
e poi dentro c’e’ anche un certo PIERO CIAMPI che era uno che scriveva cose bellissime e pochissimi se ne sono accorti prima che fosse realmente morto.
Un allegro ragazzo morto praticamente.